Trapianto di capelli DHI
Il trapianto di capelli nel corso degli ultimi anni ha portato a continue innovazioni e migliorie per rendere il percorso del paziente sia nella fase operatoria che nel post operatoria il più confortevole possibile. Un esempio calzante è la nuova frontiera di trapianto capelli denominata DHI (direct hair impant)
A differenza della tradizionale tecnica FUE, la tecnica DHI è inizialmente stata studiata per i pazienti che necessitano di piccoli rinfoltimenti localizzati oppure intendono rinfoltire ampie aree dove sono ancora presenti capelli nativi o in alternativa che desiderano effettuare il trapianto mantenendo i capelli lunghi evitando per coloro che lo ritengono disagevole, la rasatura imposta con la tecnica FUE.
Una volta eseguita la procedura di disegno hairline e rasatura (se richiesto dal paziente).
La tecnica DHI viene svolto in tre fasi ben precise.
1) Anestesia: Il paziente viene fatto sdraiare a pancia in giù, igienizzata l’area con una soluzione antisettica e si procede con le iniezioni di anestesia locale che può essere standard oppure anestesia indolore. L’anestesia viene eseguita simultaneamente su tutta l’area di estrazione e di innesto. (è possibile che alcune delle nostre cliniche partners applichino dei supplementi sull’anestesia indolore).
Una volta che l’anestesia ha fatto effetto si procede con la fase di estrazione delle unità follicolari necessarie.
2) Estrazioni delle unità follicolari: Come nella tecnica FUE, l’unica area che bisogna obbligatoriamente rasare è l’area occipitale della nuca, questo per agevolare l’Equipe medica nella fase di estrazione delle unità follicolari necessarie.
Anche in questo caso nella fase di estrazione delle unità follicolari si utilizzano dei punch specifici (che possono essere motorizzati o manuali). La misura della punta del punch, (sempre con un diametro inferiore al millimetro 0,6 – 0,7 mm), viene scelta dal chirurgo durante la visita pre-operatoria la quale varia in base al calibro del fusto dei vostri capelli. La scelta della misura della punta è una fase cruciale per salvaguardare l’unità follicolare nella sua interezza, ed evitare il danneggiamento della stessa. Di fatto con la punta del micromotore si andrà ad estrarre l’unità follicolare nella sua interezza avvolta da uno strato di tessuto adiposo che proteggerà la guaina esterna, la radice e la ghiandola sebacea insieme al bulge, per garantire il ciclo di vita del capello negli anni a venire.
Per la maggior parte delle operazioni con le nostre cliniche viene utilizzato il punch motorizzato. Questo strumento con la sua rotazione a bassissima velocità è in grado con incredibile precisione di estrarre un follicolo lasciando una ferita minima ed impercettibile ad occhio nudo.
Se richiesto dal paziente è possibile eseguire lo stesso processo con il punch manuale (ovviamente i tempi di estrazione sono molto più lunghi).
Nel caso di estrazione anche da barba / petto (a seconda della tecnica adottata dalla clinica scelta), può succedere che vengano utilizzate differenti misure di punte del punch, in quanto il calibro dei capelli nell’area occipitale della nuca può essere differente rispetto ai peli della barba (generalmente più spessi) oppure del petto (generalmente più sottili).
Una volta prelevate tutte le unità follicolari, vengono divise in gruppi dall’Equipe medica in base al numero di bulbi presenti su ognuna, (di fatti ogni unità follicolare può contenere bulbi singoli oppure multipli da 2 oppure 6). Una volta suddivise vengono collocate in vaschette refrigerate con una soluzione fisiologica che garantirà il mantenimento fuori dal corpo per diverse ore.
La parte donatrice dove verrà estratto il bulbo che sia area occipitale della nuca, barba o petto sarà completamente guarita entro sette/dieci giorni dopo l’operazione.
3) Incisione ed innesto simultaneo con Implanter Choi: La differenza fondamentale con la classica tecnica FUE la si evidenzia nella fase di incisione ed innesto che nel caso del metodo DHI viene fatta simultaneamente con l’ausilio di una speciale penna denominata – Pen Lion Choi -. Nell’ago cavo dell’implanter Choi viene inserita l’unità follicolare la quale viene spinta direttamente nel sito ricevente del paziente creando per l’appunto in un’unica fase l’incisione e l’innesto della stessa, non è quindi necessario eseguire l’apertura dei canali come nella tecnica FUE riducendo di molto il disagio del paziente nel giorno dell’operazione.
Il trapianto con tecnica DHI offre notevoli benefici al paziente:
– Minor tempo che l’unità follicolare rimane fuori dal corpo e non riceve il giusto apporto sanguigno necessario. Ciò ne favorirebbe nel tasso di ricrescita più rapida
– Minor sanguinamento in area ricevente e mediamente una guarigione più rapida
– Minor manipolazione delle unità follicolari in fase operatoria, in quanto una volta estratte e suddivise, vengono direttamente innestate nel Pen Choi e non manipolate e spinte all’interno del canale con l’ausilio delle pinzette come nel caso della FUE e pertanto si ha un elevato tasso di sopravvivenza dei follicoli.
– Maggior tasso di densità dei capelli in centimetro quadrato
– Non è necessario radere interamente l’area ricevente, ma bensì per il paziente che ha una percentuale molto alta di indigeni è possibile mantenere il capello lungo e pertanto nascondere in parte l’operazione effettuata.
– Minor danno ai tessuti, pertanto la presenza di croste post trapianto sono molto ridotte rispetto alla FUE con bisturi in acciaio
– Minor effetto shock loss in area ricevente
Con la tecnica DHI è possibile innestare in una singola giornata un massimo di 3600 unità follicolari, in quanto l’inserimento manualmente dell’unità follicolare nell’ago cavo dell’implanter Choi una ad una, richiede la massima attenzione da parte dell’Equipe medica.
Con le nostre cliniche sono state studiate varianti che permettono anche a pazienti che necessitano di coperture importanti fino alle 5000/5500 unità follicolari di usufruire di questa tecnica.
Di fatti è possibile adottare questa tecnica suddividendo l’operazione in due giorni consecutivi e, innestando tutte le unità follicolari che il paziente necessita.